martedì 15 febbraio 2011

Video


http://www.zapiks.fr/urge-cabo-verde-video-report.html

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Pensieri

Spengo la luce. Un Click. E' buio.

Poi mi sveglio, sovente presto, accendo la luce, la macchina del caffe', lo spazzolino elettrico, regolo il riscaldamento, mi alzo, bevo un caffe' bollente, mangio un giorno i biscotti, un giorno la torta, un giorno pane e nutella.
Poi scendo in garage, prendo l'auto e ,in quindici minuti, sono al lavoro. A volte mi arrabbio se ne impiego venti perche' c'è un po di traffico o non trovo parcheggio.
Se ho fame apro lo sportello di un armadio, scelgo cosa mangiare e cosa bere: ho sempre almeno quattro gusti differenti di succo di frutta in dispensa.
Quando faccio la spesa riempio il carello di mille cavolate che non sono assolutamente indispensabili, sono solo ben confezionate e presentate; ma non riempiono la pancia piu' di un sano piatto di riso.

Quando avrò un figlio andrà a scuola sotto casa, poi potrà prendere il bus e un giorno il motorino. Quando sarà cresciuto si sveglierà presto, berrà il suo caffe' bollente, mangerà i suoi biscotti preferiti e andrà al lavoro in auto.

Di questo noi ne siamo certi. TUTTI QUANTI.

Ma pensiamo un momento a quanti si svegliano al mattino, al buio, in una casa in cemento con le finestre senza vetri, in un posto dove il vento soffia perennemente, giorno e notte, dove l'acqua calda non esiste, dove il pasto non sempre è assicurato.
Pensiamo che ci sono dei ragazzini che per andare a scuola devono percorrere anche 40km, a piedi, perchè il territorio è aspro e severo. Quindi, alla fine, a scuola non ci va.
Pensiamo che quando arriva la sera ed è buio se non si hanno i soldi per comprare la benzina che alimenta il generatore, si sta al buio.
Niente Gerry Scotti e il suo Milionario, niente cartoni animati, niente pubblicità.

Pensiamo a come potrebbe essere la vita in queste condizioni. Saremmo capaci di sorridere? Credo di no. Ormai siamo logorati dal consumismo, dall'avere tutto subito e a tutti i costi, siamo bombardati da messaggi dove se non hai quel gadget sei fuori dal giro, sei demodé.

Invece ho visto persone che non hanno nulla di tutto ciò che noi riteniamo indispensabile, che si accontentano di un piatto di riso al giorno, che camminano per ore su sentieri scoscesi con fascine di legna appoggiate sulla testa che pesano fino a quaranta kg. Persone che, quando le incontri, ti regalano SEMPRE un sorriso, la cosa più grande che si possa regalare.

Domani mi sveglierò presto, accenderò la luce, il telefono, controllerò le mail... Ma un attimo dedicato alle persone che ho incontrato in questo viaggio voglio prendermelo, per ricordarmi che, alla fine, forse, siamo più viziati che fortunati.

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Location:Nice

lunedì 14 febbraio 2011

Soiree

Smontiamo e imballiamo le bici.
La nostra avventura finisce qui.
Il mio obbiettivo e' raggiunto: arrivare davanti a Samuel Normand, il ragazzo non professionista che e' stato selezionato da un gruppo di 450 pretendenti (e che va veramente forte!).

Arriva Fabien, mi stringe la mano, mi chiede se mi sono divertito, e mi dice: "Marco spero tu ti sia divertito, per me e' stato un enorme piacere averti qui con noi, la tua simpatia, la tua positivita', il tuo sorriso, la tua disponibilita' sono proprio le doti che cerchiamo per i partecipanti a questi urge event"
Mi sento lusingato per queste parole, parole confermate anche dagli altri partecipanti e da Fred, l'organizzatore. Ne sono molto felice!

Andiamo a cena, premiazioni, festa grande... Ci sono dei ragazzi che ballamo e suonano, molto bravi... Si alza un po'il gomito, si fa casino... Tutto e' andato per il meglio anche oggi, possiamo andare a dormire per poi, domani, goderci un po' di riposo e di vita in stile capoverdiano!



Poulet e Samos si uniscono ai musicisti




Sven, il fotografo, ci da dentro col vino. Presto funiranno tutte le scorte del ristorante!!!

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Location:Sao antao

Last day

Oggi giornata intensa, di quelle che piaciono a me!
Sveglia presto, tanto per non perdere l'abitudine, e partiamo subito verso le montagne pareti rocciose e strapiombi vertigioni, punteggiati da case e piantagioni di banane, fagioli locali e altre piante, ci circondano. L'ambiente e'severo, ma fantastico! Non ho mai
Visto nulla di simile in vita mia! La strada, lastricata, sale ripidissima sul fianco della montagna; a ttatti e' molto esposta e dal finestrino si puo' vedere il fondo della valle, laggiu' molto in basso...

Arrivati in zona, scarichiamo le bici, le prepariamo e pedaliamo in un ambiente collinoso (che sinceramente non so da dove possa essere uscito viste le scarpate incontrate finora) e bellissimo.
Siamo sulla start line, parto dietro Rene' e con Tracy alle calcagna: devo darmi da fare per non farmi passare, sta ragazza va da far paura!!!, la run e' bellissma, mista, a tratti tecnica a tratti veloce. Numerosi rilanci, uno strappone in salte che devo fare a piedi, salti, curve in contropendenza... Insomma, c'e' tutto cio' che un buon biker deve saper affrontare! E oggi mi sento un buon biker!
Chiudo con il decimo tempo con finalmente il sorriso stampato sul volto.
Pic ni nel villaggio, poi si risale coi pulmini: in effetti potevo tranquillamente venire giu' con un set-up piu' discesistico e monocora, il 22 non l' ho mai usato!

Dopo pranzo riparo la bici a Sabrina, che ha rotto la catena. Ci metto credo meno di un minuto e faccio un figurone (bastà cosi' poco). Fabien mi sfotte, "ah, les italiens, quand il doivent aider une fille..." gran risate generali!!!
Ma per dimostrare che non aiuto solo le donne, riparo pure una gomma a Mark Weir: nessuno ha mai visto riparare un tubeless con la flexy gel e pezzi di camera d'aria, quindi tengo una piccola lezione di meccanica (in inglese) che, molto appassionatamente, viene seguita da Mark, Rene', Sam Peridy e tutti i discesisti delle maxi... Enorme soddisfazione!
"thanx Marco you have saved my race!" dice Weir alla fine. Piu' tardi gli regalero' un tubetto di colla cosi' la usera' nelle sue peripezie negli states!

Si risale per la stessa via, ma facciamo una discesa diversa, anche questa bellissima e varia, come piace a me. Faccio del mio meglio, ma sono stanco ormai, quindi non prendo troppi rischipero' riesco farmi dare solo 15secondi da Tracy Moseley!!! Non male, sara' una donna, ma questa vola come i migliori uomini al mondo!!!!
Per due run consecutive riesco a mettermi dietro Hans Rey, non sara' il massimo come obbiettivo lo stare davanti ad uno 10 anni in piu' di me e sovrappeso, ma per me e' stata una soddisfazione immensa starye davanti, per due run, ad una leggenda vivente del mio sport preferito!!

Dopo la gara facciamo un ultimo tratto tutti insieme, faccio due riprese con la go pro, cerco di star dietro a Sabrina... va dannatamente veloce pure lei!
Faccio provare la mia WFO ad uno che va forte (ma di questo ne parlero' su 29pollici.com) e rientramo per cena.

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Location:Santo Antao

Ripristino totale

Sveglia presto tanto per cambiare, e traghetto. Giusto per non farsi mancare nulla!!


Ieri sera dopo le quattro ore di traghetto, gli svomitazzi, i due aerei e l'ora in mini bus, siamo stati a casa di Cesarìa Evoira, molto celebre qui ma ache in Francia: e' una cantante di colore che canta (e parla) solamente nel dialetto locale, il creolo. Una casa lussuosa per gli standard locali, normale per i nostri, ma la cosa incredibile e' la quantita' di dischi d'oro, di platino e gli awards vari appesi alle pareti!!!
Lei, anziana donna di colore, nera come la notte, emana un'aura indescrivibile: parla con pacatezza, accenna qualche parola di francese, ma dice cose molto profonde e sincere. Mi ha fatto venire in mente la vecchina del libro "l'ombra dello scorpione" di Stephen King.
Un'oretta da lei (che e' madrina dell'evento in quanto siamo qui con l'obiettivo primario di portare aiuti ai bambini del posto) e finalmente si cena.

Alle 22.30 sono crollato, stanco, sfatto, mezzo malato dopo le peripezie della giornata.

Oggi, come detto, mi sono svegliato presto e abbiamo preso il traghetto per San Antao. E' stata la giornata che ho preferito da quando siamo qui! Sulla barca dei ragazzi suonavano e ballavano la capoeira... Bravissimi, e'incredibile i movimenti che riescono a fare!
Arrivati a destinazine ci siamo messi ad aspettare le bici che sarebbero arrivate entro un'ora locale (leggasi almeno due, ma alla fine sono state tre!!!!) in un bar. Abbiamo chiacchierato, mangiato e bevuto a due passi dall'oceano, in puro relax in pura filosofia capoverdiana: senza stress! Come direbbe Damiano, SERENI!!!!
Arrivano le bici (anche quella di Hans che finalmnete e' arrivata da los angeles, londra, parigi... carichiamo le sacche e saliamo sulla montagna. Da questo lato e' dolce e brulla, ma dall'altro... Ci fermiamo lungo la strada, al riparo da un vento che mi sposta (secondo me soffia ad almeno 70 all'ora) e partiamo; pedaliamo per ben 10 minuti, poi, bici in spalla, risaliamo un sentiero ripido, scosceso,e roccioso:" beh, non e' poi la fine del mondo" mi dico. E comincio a studiarmi i passaggi.
Arriviamo in cima: le nuvole tracciano un solco nel cielo, al di la' il nulla piu' totale. Dobbiamo scendere da qui. Fabien raccomanda prudenza, qui se cadi cadi una volta sola... Non mi tranquillizza! Se lo dice lui che vi assicuro che fa spavento a vederlo, figuriamoci come mi si strizza il culo! Corro ai ripari: metto la sella al minimo, che di meno non si puo', sgonfio le gomme, sgonfio le sospensioni di 30psi, alzo le leve dei freni (come vorrei avere dei pedali flat) e via.
I primi 6 tornanti li facciamo a piedi perche' sono zuppi e scivolosi. Poi partiamo, piu' in basso, uno alla volta, ogni tre minuti.
Cazzo, se ti affacci vedi il nulla! E' cosi' ripido e nebbioso che non vedi a piu' di 10 metri, e il vento soffia fortissimo. Ho voglia di tornare indietro!
Parto, con estrema prudenza, la bici va dove vuole lei, il bordo esterno e' vicinissmo al nulla... Che paura fottuta! Non ho mai visto nulla di cosi' ripido in vita mia! Scendo piu' volte, non voglio rischiare le chiappe, ci metto una vita poi, finalmente, piu' in basso, il cielo si apre e il sentiero si allarga. Prendo confidenza, inizio a divertirmi! Ogni curva una derapata, dx e sx, salti, rocce, radici, tutto fighissimo.
Arrivo con l'adrenalina alle stelle, sono in fondo!!!!!
Faccio il penultimo tempo, ma poco importa, oggi proprio non era il mio!!
Dopo la gara giriamo per il paese, in mezzo ai locals, che ci accolgono con musica e canti. Facciamo un sentiero in mezzo al villaggio che mi lascia senza fiato, peccato aver dimenticato la go pro nello zaino!
Incredibilmente cosi' dal nulla, ritrovo un feeling favoloso con la mia niner, ci gioco, nosepress e tornantini mi vengono bene, mi sento finalmente a mio agio! Chissa' che domani vada meglio delle volte scorse?

Ora siamo in albergo, camera singola per e Rowan, gli altri a mucchi di quattro... Si e'instaurato un buon rapporto, e parlo in inglese come non mai.
sabrina Jonnier mi piace, e' simpatica e alla mano, anche Vouilloz, che all'inizio sembra un po' sulle sue, e' suonato, e mi chiede in continuazione se con la 29 riesco a fare i tornantini cosi' stretti... Certo, farli come li fa lui mi ci vorrebbe un monociclo del 20, tant'e'....
Alla fine, tra tutti, ci soo almeno venti titoli mondiali della DH, ma sembra di essere alla gita sociale del team HUTR!!!

Ottima compagnia via, ora si dorme, anche se mi sento un po' febbricitante... Ho preso due aspirine, nel gruppo ce ne sono un po' di cappottati, da Wildhaber a Mark Weir... Spero di non ammalarmi pure io perche' inizio solo ora sentirmi ok con il mezzo!!!

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Location:Sao Antao