domenica 23 dicembre 2012

trasloco!

bene ragazzi, è ora di "evolvere" il mio blog e passare ad un sito "serio" che cercherò di mantenere attivo con un pò più di impegno rispetto a questo blog ma, soprattutto, cercando di renderlo più interessante dato che ho inserito varie sezioni, tra cui la sezione "officina" dove esporrò dettagli tecnici che credo possano interessare a molti.

spero che continuiate a seguirmi anche sul sito come avete fatto fino ad ora su questo blog.

arrivederci!

www.marcopedala.com

domenica 16 dicembre 2012

neve e padali

ieri mattina, alle 6.30 sono stato svegliato dal silenzio.
quando nevica tutto è più ovattato, non si sente nessun rumore provenire dall'esterno, e allora intuisci che la dama bianca è arrivata, coprendo tutto e ovattando ogni rumore superfluo.
passa lo spazzaneve e la sua lama che stride sull'asfalto me ne da conferma: ha nevicato!

mi fiondo giù dal letto, mi affaccio dalla finestre e vedo il tetto della chiesa con almeno 20cm di neve sopra. la strada è tutta bianca...

senza esitare un minuto mi faccio il the caldo, mangio qualcosa e mi vesto: pantaloni da bici impermeabili, giacchina antiacqua, scapre gore e ghette... in 10 minuti sono in cantina, ho già montato le luci e... VADO AL LAVORO IN BICI!

è ancora buio quando parto, sta nevicando copiosamente, le mie luci illuminano la strada e i grossi fiocchi mi gelano la faccia. per strada non c'è nessuno. le poche auto che mi sorpassano (a velocità non di molto superiore alla mia) rallentano, e i conducenti sgranano gli occhi e si soffermano a guardarmi (non so se guardano me o la mia bici con le gomme giganti), ma di sicuro penseranno che sono un alcolizza a cui hanno ritirato la patente e che ora è costretto a pedalare in queste condizioni... poverino!

faccio un pò di statale, tutta bianca, poi arrivato a Sarre mi infilo in una pista ciclabile vergine ed immacolata. il buio si sta diradando, lasciando spazio ad una pallida luce che appena appena illumina la mia "strada". ad ogni colpo di pedale affondo i miei piedi nella neve, procedo lentamente ed in silenzio.

arrivo in officina con solo 10 minuti di ritardo ma con un sorriso grande così.

lavorerò tutta la mattina pensando al giro della pausa pranzo: non posso mica evitare di pedalare oggi con una condizione così!

nel frattempo smette di nevicare, i cm a terra ormai saranno almeno una trentina scarsa. è mezzogiorno e parto per "fare un giretto in ciclabile".
nessuna traccia, ne di pedoni, ne di ciclisti, nemmeno delle zampette degli animali! sono solo io!

la neve è un pò umida e pesante, si appiccica dappertutto, la mia bici peserà 25kg, ma avanza, lenta e inesorabile, in totale sicurezza nella neve più profonda. impiego più di un'ora per fare 11km, con una fatica enorme, ma con altrettanto divertimento e soddisfazione.

il ritorno, sulle mie stesse tracce, si fa più semplice e scorrevole.




sono di nuovo in officina, con un sorriso ebete stampato in faccia: oggi pomeriggio sarò molto più gentile con i miei clienti!

venerdì 7 dicembre 2012

Ancora fat!

Subito non ci volevo credere... Queste bici "ciccione" sono una stronzata, a cosa vuoi che servano???
Poi inizi a usarle, ad apprezzarle, si forma la compagnia giusta... Non puoi quasi più farne a meno! Aspetti, per la prima volta, la nevicata per uscire in bici e non con gli sci e, soprattutto, TI DIVERTI!!!!
Sono tornato un po' bambino, come quando, con Trillo e Herik, passavo i pomeriggi a fare l'idiota per il paese con delle improbabili gomme chiodate autocostruite... Tornavo sempre a casa fradicio e felice.
Ora, a 36 anni, dovrei essere serio e maturo, invece ritrovo ancora lo stesso spirito di quando ero piccino!

Da solo o in compagnia il divertimento con una fat bike è assicurato. Il primo dicembre non è stata un'eccezione! Giorno della giornata globale delle fat bikes, ci siamo ritrovati a Sestriere a pedalare in tanti, tutti suonati come e più di me...



Notturna, -17, cielo terso... Abbiamo pedalato fino alle 4 del mattino, dormito in tenda (o nella neve senza tenda come ho fatto io) è stata la ciliegina sulla torta!

Giorno dopo ancora in sella, al sole, a divertirci una volta ancora.

Saluti e sorriso di fine giornata con la promessa di rivederci presto...

Ora sta nevicando e, ovviamente, sto pensando sd una lunga pedalata sulle spiagge selvagge della camargue... Non mi accontento mai!





lunedì 19 novembre 2012

sabbia

9 ore di auto per andare a pedalare con degli sconosciuti nella sabbia.

Roba da idioti.

Ma poi ritrovi gente come te che ama la bicicletta in ogni sua sfumatura, in ogni sua essenza.
E pedali per ore in allegria, dimenticando tutto e tutti, con dei ragazzoni che ti sembra di conoscere da sempre.

Divertito come non mi divertivo da anni ormai!

Grazie a tutti. è stato bello!

giovedì 15 novembre 2012

fat bike

7 ore nei boschi, immerso nella neve. non con gli sci, ma con la fat bike.
silenzio come solo la neve sa creare, il freddo che scompare con la fatica, il fiato che si condensa nell'aria.

nuove sensazioni, soliti luoghi che diventano "strani", come sconosciuti.

emozioni mai provate, i soliti panorami, raggiunti in bici anzichè con gli sci, hanno un aspetto diverso!

bellissima giornata!




domenica 11 novembre 2012

focus: GTD


da un pò di tempo non scrivo sul mio blog...

Chi mi segue e mi conosce già sa a cosa sto lavorando per il 2013. ok, la stagione è appena conclusa, la Hellas Trans Mountains in Peloponneso è stata una gara stupenda e super soddisfacente per me, ma l'obiettivo a cui punto ora è ben più alto.
ogni volta che mi collego al web, ogni volta che salgo in bici, ogni volta che distolgo l'attenzione sulle cose quotidiane, mi viene in mente qualcosa al riguardo, cerco informazioni, corro a cercare quello che mi manca. impulsivamente, come se dovessi partire domani, mi sento già pronto a partire!

ma dove? già, dove!

Banff, in Canada sarà teatro della mia partenza per la nuova avventura a cui ho deciso di prender parte: il GREAT TOUR DIVIDE.

una non-gara estrema, che percorre l'intera continental divide, la strada sterrata che, lungo le rocky mountains, collega lo stato dell'Alberta (Canada) al messico. 4500km e 61'000m di disilivello separano i due punti, tutti da percorrere in autonomia TOTALE senza alcun appoggio esterno, senza assistenza, senza NULLA!

ai più potrà apparire una cosa estrema, idiota, senza senso. eppure il fascino che ha su di me (e su molti biker come me a quanto pare) è indescrivibile. non so spiegare le sensazioni che si provano a pedalare per tantissime ore consecutive, per più giorni (in realtà non sono mai andato oltre i quattro giorni) in terre sconosciuto, spero di poterlo fare al mio ritorno però!

non scriverò il mio "target" non dirò quanto tempo credo di impiegarci poichè ui l'avventura è concludere il percorso, costi quel che costi, indipendentemente dal tempo impiegato. ok, il record è di 15 giorni appena, per rientrare tra i "finisher" bisogna stare in una volta e mezza il tempo record... ce la farò, sicuramente, voglio farcela perchè non so se potrò ritornare a pedalare laggiù.

mancano sette mesi alla partenza ma non sto più nella pelle già da ora. l'inverno è lungo, ma passa in fretta e, quando sarà finito, sarà ora di lavorare sodo per prepare al meglio questa avventura!

intanto attendo la neve, le sciate, le pedalate con la nuova fat bike... distogliamo per un momento lo sguardo sulla mera preparazione e pensiamo, come al solito, al puro divertimento. l'inverno sserve a questo dopotutto!!!

domenica 21 ottobre 2012

Fine stagione

Prendi una domenica di fine ottobre, una calda domenica, 4 amici, un lungo giro in mtb fino a 2200m di quota e la nuova singlespeed.

Mixa tutto con panorami mozzafiato, colori spettacolari, single track infiniti.
Otterrai una domenica di mtb vera, sincera, pura. Come piace a me.

È mancata solo la castagnata finale, ma non si può avere sempre tutto!

Grazie a Elisabetta e Sergio, Alessandro, Fabio per la bellissima giornata!

domenica 14 ottobre 2012

dove sta andando la singlespeed?

A volte, scherzando con Simone, dico: "la singlespeed sta andando a puttane ed è tutta colpa mia" e ridiamo sempre.

Mi sono avvicinato alla SS nello stesso momento in cui ho capito di avere una particolare attitudine alle lunghe distanze e alle gare endurance e, col mio viziaccio che ho di condividere tutto, ho convinto (più o meno direttamente) molta gente a provare la bici monomarcia.
ho pedalato migliaia di km senza i cambi, fatto dei dislivelli incredibili, vinto delle gare endurance, tutto perchè mi ha conquistato il modo, lo stile, la purezza del gesto.

ora vedo sempre più persone che spingono per inserire una categoria singlespeed nella gara o nel campionato locale, puntualmente con una manciata di partenti.

NO, FERMI UN ATTIMO! Non è ciò che vuole essere la SS!
la SS è semplicità, silenziosità, purezza del gesto. non voglio che diventi un modo per portare sul podio qualcuno che altrimenti sarebbe lontano dalle parti alte della classifica. la singlespeed deve stare lontano dalle gare e, se proprio ci si presenta al via, che lo si faccia correndo con tutti gli altri.
non voglio la categoria specifica, non voglio un ghetto dove giocare solo con tre suonati come me... volgio giocare ad armi (im)pari con gli altri biker della domenica, voglio sudarmi i sorpassi in salita, in discesa lasciando correre il mezzo senza sfiorare i freni ma, soprattutto, voglio svegliarmi un mattino di ottobre sotto la pioggia, con la giacca antiacqua, a pedalare nel silenzio il mio bosco dietro casa, senza preoccuparmi del fango nei cambi o negli steli della forcella.

voglio pedalare tranquillo e sereno, andare lontano senza pensieri, perchè la singlespeed è questo. non è agonismo a tutti i costi, non sono gambe depilate e creme riscaldanti, non sono podi a due persone, non sono caramelle rubate ai bambini.

singlespeed è il silenzio, è un lento procedere nel bosco, una lenta salita verso la vetta del monte, un silenzioso scendere dal sentiero preferito.
e voglio che sia ancora e sempre questo!


giovedì 4 ottobre 2012

HELLAS TRANS MOUNTAINS!!!

Eccomi qua, seduto su un divano a mangiare grappoli d'uva cercando le parole per descrivere le emozioni vissute in questa stupenda, spettacolare gara di ultra cycling.
Ma partiamo dallo spiegare cos'è una gara di questo tipo: si tratta del dover percorrere, entro un determinato tempo limite e nel minore possibile, un percorso di mtb di X km senza assistenza sul percorso, in totale autonomia, fatta eccezione dei ceck point (CP).
Nel caso di questa gara svolta nel Peloponneso, la distanza da coprire era di 455km, "conditi" da un dislivello da capogiro: 13.000 metri!!!

Il bello di queste gare é che, indipendentemente dal livello agonistico, l'ambiente é molto "easy", tutti si pconoscono, non si vede quell'agonismo "malato" che spesso si vede nelle granfondo (e ultimamente in qualche 6 ore).

Così lunedì mattina siamo partiti alle 6 del mattino, dopo un minuto di silenzio dedicato a Franca, icona del mondo endurance prematuramente scomparsa qualche anno fa.

Ancora buio, le vette circostanti illuminate dalla luna ancora piena di li a poco illuminate di rosso per poi lasciare spazio al sole. Girandosi a guardare gli altri bikers e le loro luci sulla salita mi provoca un'emozione fortissima; siamo all'inizio di una nuova avventura e nessuno di noi sa ancora per quanto tempo ne avrà... In una 24h sai che, una volta scaduto il tempo, finisce il gioco!

Dopo qualche ora di gara sono in testa: mi volto a guardare se qualcuno è vicino ma, dopo un po' di volte decido che non ne vale la pena: devo fare la gara su di me, che ci sia qualcuno o no dietro di me, sarò io il mio solo avversario da battere oggi!

Arrivo al primo check point, a Goura, dopo circa 110km con 3500m abbondanti nelle gambe, ma in ottime condizioni. Non sono stanco, non ho dolori... Sto benissimo! Mezz'ora di stop per mangiare un po', metto il timbro e riparto. Il secondo non si vede (scoprirò poi che arriverà due ore dopo di me).

Questa parte di gara è quella che più mi ha entusiasmato: una lunga salita, dura, impegnativa, passaggi tra roccia di vari colori e fitta vegetazione... Nulla da invidiare alle mie montagne, anzi, l'assenza dell'asfalto rende il tutto più selvaggio ( in 12 ore non incontrerò anima viva!). Percorriamo così il perimetro del monte Ziria passando per il punto più alto della gara, a circa 1800 metri di quota.
Lunga discesa, panoramiche da favola, sono obbligato a fare varie soste per fare qualche foto. Tra varie salite,discese, sterrate e single track, mi trovo alle 19.30 in un paese con una sete maledetta e con l'acqua che non mi toglie la sete. Vedo un chioschetto e ne approfitto per scolare un birra gelata (più che berla me la sono svuotata in gola!).
Riparto in salita, ancora su e giù, nel buio, passando per campi e prati fin quando (non mi ricordo come) raggiungo il Cp2.
Ancora bello pieno di forze, mangio, faccio stretching e riparto, conscio del fatto che staró fuori tutta la notte e che, all'alba, ci sarà ancora una intera giornata da affrontare sui pedali. Regolo quindi la mia andatura sul blando, cercando di non forzare mai l'andatura e mantengo i battiti molto bassi, non superando i 120!

La notte passa molto in fretta, ma alle 6 mi arriva una botta di sonno allucinante. Cerco di tenere duro, ma non ce la faccio proprio... Sto crollando, sbando, mi si chiudono gli occhi... Basta. Non resisto! Vedo dei mucchi di ghiaia sul ciglio della strada. Mi fermo, butto la bici da una parte e muoio in Santa pace abbandonato sui sassi.
Mi sveglio dopo 14 minuti bello "ringalluzzito" e proseguo la mia corsa.
Il mio corpo deve aver interpretato questo micro sonno come un riposo vero.

Ormai è la seconda Alba, il cielo si schiarisce e sto ancora benone; ho un fastidio al ginocchio sx da ormai qualche ora, ma non mi fa male (ancora).
Sono a Olympia, dopo essere passato in zona archeologica (ci sarebbe da fermarsi a fare una visitina qui...) e ritrovo Marco che mi attende al CP3.
Qui sento di esser stanco, ma non da dovermi fermare. Faccio 4 colazioni complete con uova, pane, frutta, succhi di frutta...
Rifaccio stretching e riparto.

Lascio la sacca idrica a Marco per fare il pieno d'acqua... Sorpresa: si é bucata! Pazienza, un litro e mezzo ci sta comunque!

Di li a tre ore maledirò l'avere così poca acqua da gestire, immerso in una salita durissima a spingere la bici con 36 gradi sotto un sole veramente rovente... Un delirio, un susseguirsi di su é giù interminabile, mi spruzzo crema solare (fp 30) ogni ora scarsa, sto cuocendo!
Il ginocchio fa ora molto male. Mi invento un bendaggio con del nastro americano, dopo un'ora il dolore se ne va e mi lascia finalmente in pace!

Una volta in cima trovo una fontana: secca. Poi un'altra: secca.
Inizio a preoccuparmi quando, finalmente trovo un bar. Con 4€ compro 4 bottigliette d'acqua e due lattine di coca. Bevo, mangio, riparto... Bevo, mangio, riparto... Questa sequenza l'avró ripetuta un sacco di volte da ieri mattina!!!

Il percorso non accenna a diventare semplice: strappi inpedalabili e fondo sassoso e infido mi fanno smontare di sella più e più volte. Ma mi sono allenato come si deve, non patisco a spingere!
Finalmente sono sull'altipiano, ai piedi dell'Erimanthos, mi mancano "solo" due salite ma più di duemila metri ancora!). Per passare da una parte all'altra della valle le poderali sono veloci e filanti, spassose, ma come si inizia a salire ancora strappi durissimi e sassosi. Prendo e perdo quota continuamente, le gambe stanno bene, non ho male a spalle-mani-braccia, il ginocchio perfetto con su il nastro americano. Solo un discreto mal di culo da sfregamento, mettendoci la crema si allevia ma l'effetto dura poco!
La testa inizia a fare strani scherzi... Mi vedo da lontano, come se stessi assistendo uno che pedala ma che non sono io: " ti prendo l'acqua così bevi", " forse é meglio se cambi se no ti pianti sugli strappi" e "te l'avevo detto di cambiare"...
Poi finalmente, una volta resomene conto, mi scuoto e smetto di far così!

Alla fine della salita ancora sonno, sbando a destra e a sinistra, fin quando mi arrendo e mi sdraio 10 minuti sul bordo strada, in un prato.anche questa volta funziona e riesco a proseguire; una lunghissima discesa e una delle salite più dure di sempre, fatta di ghiaioni ripidissimi, mi portano al colle, l'ultimo colle!

Da qui si scende in un single track abbandonato, a piedi, e si prosegue verso Calavryta: nel mezzo del bosco, ancora in preda al sonno e alla fame, mi mangio dei crackers con dei salamini Beretta, i più buoni di sempre, e continuo, imperterrito, verso l'arrivo.
Mancano ancora poco più di 26km, ma mi ci vorranno almeno due ore e mezza (tra saliscendi, incroci sbagliati, gps con le pile finite e quant'altro) prima di tagliare, felice e soddisfatto, il traguardo, accolto da tutti come un eroe, bagnato da una doccia di birra!!!

39 ore e 26 minuti dopo la mia partenza, dopo aver percorso 465km e 13.500 metri di dislivello positivo, fermandomi per un totale di sole 2 ore ai check point, concludo questa ennesima sfida con me stesso, conscio di aver raggiunto un limite credo invalicabile, ma comunque gestibile!

Ora si inizia a lavorare al prossimo progetto!

sabato 29 settembre 2012

On the trails!

Arrivato a Patrasso alle 13, Stefano era già li per me. Giro panoramico per salire a Kslavryta.
Il tempo sembra essersi fermato 30 anni fa, non sembra di essere in Europa, mi fa più pensare di essere a Cabo Verde. Gente rilassata, bambini nei cassoni dei camion, nessuno col casco in moto, strade dimenticate...
Il panorama ti riempie gli occhi, alte montagne e fitti boschi a perdita d'occhio, alla faccia di chi vede la Grecia solo per le spiagge!

Ho trovato gli altri concorrenti, tra cui Ausilia e Seba e siamo partiti a pedalare per visitare un monastero ortodosso... Molto bello! Poi abbiamo allungato un po' il giro passando per sterrate. Ottimo pomeriggio! Ora a cena tutti insieme (tra l'altro si mangia molto bene!!)

Domani breafing pre gara e ceck dei mezzi.

A presto!

venerdì 28 settembre 2012

Vita da pro

Una volta tanto non mi muovo poche ore prima il via di una gara, ma con ben due giorni di anticipo!
Arrivare a Bari, con calma, é stato bellissimo, sfruttando tutta l'ospitalitá e la simpatia dei miei amici Baresi conosciuti sul forum (Gianni su tutti).
Ho così passato due giorni bellissimi in ottima compagnia, mangiando come si deve e riuscendo, per una volta, a presentarmi al via rilassato e sereno.
Il viaggio sarà ancora piuttosto lungo, ho dimenticato i tappi per le orecchie non so dove in giro per a sacca e, si sa, le navi non sono molto silenziose!
Comunque vada, domani alle 12.30 sarò a Patrasso, pronto a vivere questa nuova avventura incredibile.

HELLAS TRANS MOUNTAINS, sto arrivando!

martedì 25 settembre 2012

l'evento


Bene bene...

la stagione sta terminando (oddio, a voglia di pedalare è ancora infinita!) e domani pomeriggio partirò per il mio viaggio, per la mia avventura.
Voglio ringraziare fin d'ora che mi ospiterà durante il mio attraversare l'Italia, Davide che domani sera mi offrirà un branda in zona Bergamo, e Gianni che mi farà da accompagnatore/shuttle per i miei due giorni a Bari.

detto questo, la stagione sta volgendo, come dicevo, al termine. ho focalizzato le mie uscite per arrivare a questo punto dell'anno pronto, carico, stimolato e sereno.
la prossima settimana esplorerò un lato della bicicletta che ancora non ho osato guardare in faccia.

L'occasione sarà il via alla HELLAS TRANS MOUNTAINS, una gara di ultracycling nel Peloponneso che mi vedrà impegnato per 500km scarsi ma con un dislivello importante, circa 13'000mt; il tutto da farsi in completa autonomia e nel minor tempo possibile!
una cosa da pazzi? sì, forse... una ricerca di nuovi stimoli, di un nuovo limite da superare, di... non so cosa!

la voglia di partire è immensa, tutto è pronto, dal bagaglio alla Fargo, caricata a puntino e pronta a portarmi lontano. cercherò di immagazzinare sensazioni e immagini per poi potervi raccontare, qui nel mio blog, cosa significhi partecipare ad una gara di questo tipo.

sarò dotato di uno spot gps, che segnalerà la mia posizione ogni 10 minuti circa, se mio fratello riesce a caricare le mappe sulla pagina spot vedrete il mio progredire in relazione al percorso che avrò ancora da affrontare... in teoria anche l'organizzazione farà una cosa del genere, mettendo on line tutti gli spot dei concorrenti... se vorrete seguire la cosa...

da parte mia, quando mi sarà possibile, aggiornerò il mio profilo facebook (se ne avrò il tempo) per far vedere a casa che sono ancora vivo...
bene, insomma, il tempo è giunto, lascio alcune foto significative delle mie uscite in mtb che mi hanno accompagnato nella mia preparazione all'evento...

LINK SPOT GPS

LINK ALLA GARA HTM

LINK AL THREAD SU 29POLLICI.COM


 160km ad aprile, al freddo e nella neve...


 100km in singlespeed attorno al monte Fallère


 il primo giro epico con la Fargo in Val Vèny


 il colle della croce, di fronte al monte Bianco, in una epic ride di 100km


 primo piano per la mtb che mi ha portato alla vittoria al mondiale 24h wembo
(sullo sfondo les grandes Jorasses)


 ancora Fargo e epic rides, con un ennesimo big tour sui miei monti


 175km per scoprire nuovi sentieri e poderali e per arrivare al lago di Cignana


e l'ultimo epic ride  di  160 km,  la  scorsa  settimana,  con  la  mia  amata  Fargo  sopra un bianco mare di nubi



venerdì 14 settembre 2012

da casa

finalmente sono riuscito a completare il giro che mi ero prefissato.

partire da casa è sempre bello, non sopporto più di caricare la bicicletta in auto per raggiungere un punto di partenza. piuttosto punto la sveglia due ore prima e via, si pedala nella notte!

così, giovedì scorso, ormai una settimana fa, sveglia alle 4 del mattino e via, nel buio, a cercare la strada più lunga per collegare il punto A al punto B, come al solito del resto!

la partenza si fa subito complicata, con un paio di problemi tecnici alle mie luci a dinamo. rientro ai box, installo quelle a batteria e riparto.
arrivo in Aosta con le prime luci dell'alba. alcuni anziani sono già in giro coi loro cani e mi guardano come se fossi un extraterrestre. non so se sono le luci, il gilet rifrangente o le luci a led, ma tutti mi guardano strano. penso "vedrete quando la benzina costerà 4 euro al litro quanta gente in bici vedrete per strada anche di notte!" e sorrido da solo, come un ebete!
il castello di Quart, ormai alle mie spalle

il primo step, su asfalto, termina al castello di Quart. da qui inizia l'esplorazione.. cerco sentieri e poderali, mi inerpico su mulattiere impedalabili e inizio ad imprecare... sulla carta sembrava tutto piatto!!!
per fortuna scorgo una sterrata che sale a tornanti, non segnata ne sul gps ne sulla cartina "de carta". ne ho talmente le palle piene di spingere che provo ad imboccarla: è ripida ma si pedala! mi ritrovo così in cima a dove sarei arrivato con la mulattiera, felice di aver pedalato e non solo spinto la mia bici!

un paio di tornati più sopra, su asfalto, imbocco una strada sterrata. panorama bellissimo, mozzafiato, mi porta in una comba (della quale non ricordo il nome ora) e dalla quale non sono sicuro di uscire. il sentiero riportato sulla carta non è numerato e non è così visibile. non troppo preoccupato lo cerco, ma sono pronto a tornare sui miei passi per evitare di fare cavolate. scorgo una traccia nel bosco. lascio la bici parcheggiata contro un muro e, a piedi, imbocco il sentiero: non può essere questo. è troppo poco visibile. e approfitto per una sosta fisiologica e riparto, ma lasciandovi un consiglio: se dovreste usare delle foglie come carta igienica usate il lato più ruvido, pulisce meglio!

alleggerito dal puzzolente fardello trovo finalmente la linea giusta. una mulattiera tutto sommato pedalabile mi porta su un salto di rocce prima e in un bel bosco fitto poi. da qui la vista sul vallone delle Lores (sopra Brissogne) è spettacolare.
la mulattiera, quasi invisibile, che ho affrontato per trovare la poderale in alto

il mio viaggio odierno passa in posti come questo. indescrivibile!

per un breve tratto spingo la bici, poi riprendo la poderale che, in leggera discesa e per una buona decina di km, mi porterò all'osservatorio astronomico di Saint Barthèlemy. da qui ci sono passato molte volte, in bici da strada, ma oggi sto cercando sentieri! ne imbocco uno in discesa, al limite della capacità della mia fargo, ma, testone come sono, non metto piede a terra! ottimo lavoro!

ritrovo la strada poderale, ma la pendenza mi preoccupa. dopo un paio di 100 metri infatti scendo a spingere, e lo farò per almeno una mezz'ora, in un bosco fitto e buio. in alto sento motoseghe che tagliano piante, c'è vita lassù!
sbuco dal bosco tra il soddisfatto e il disfatto; inizia a pesarmi tutto questo spingere, ma è il prezzo da pagare oggi, ho voluto collegare delle poderali che in effetti non lo sono. e sono ancora lontano dalla meta...

mi rimetto in sella, pedalo per un pò, passo in posti sconosciuti anche se vicino a casa, una sensazione stupenda1 essere turisti in casa propria è piacevole talvolta! ad un certo punto mi rendo conto che è di nuovo ora... spingere!
la poderale che devo imboccare è appena sopra di me, ma il sentiero riportato in mappa semplicemente non esiste! via, un pò di free ride alla rovescia! salgo il ripido prato fino ad un alpeggio e, finalmente, la tortura dovrebbe essere finita!

il prato che ho dovuto superare spingendo per ritrovare una strada nuova.
appena lì sotto, tra gli alberi, era ripidissimo!


da qui in avanti si salirà molto, ma sempre (spero) sui pedali!

sbaglio un paio di bivi, imbocco molte poderlai e mi ritrovo a Torgnon, nella valle di cervinia. ho percorso 85km per arrivare dove, in genere, si lascia l'auto per andare al lago di Cignana!! geniale, mi dico!!! tutti sti km e sono all'inizio!




la salita verso il lago è piacevole, il panorama mozzafiato, a volte il cervino fa capolino tra gli alberi. sono solo, come piace a me. da quando ho imboccato il primo sterrato non ho più visto anima viva se non nei pressi dei paesi! sto bene quando sono solo in montagna sulla mia bicicletta!
 dopo un bel pò di km e bivi azzeccati senza indugio sono al lago di Cignana. azzurro, bellissimo, sembra dipinto con gli acquerelli! mi metto in riva e mi lavo la faccia con le sue gelide acque. starei qui per ore, ma sono a metà del mio viaggio di un giorno!



il lago di Cignana e le sue acque celesti!

rientro per il primo tratto su poderale e mi infogno in un single track tutto sassi e gradoni ben poco pedalabile. si passa comunque, senza problemi e senza patemi. mi ritrovo alla chiusa dove partono i tuboni della centrale elettrica di Valtournanche, si vedono dalla strada regionale che porta a Cervinia. la strada di accesso a questo posto è qualcosa di fantastico! larga il giusto per il transito di una piccola jeep, cavata a tratti nella roccia, con alcune gallerie "ricavate dal pieno" e su una balconata recintata in legno che sbalza sul fondovalle. il cervino sempre davanti a fare capolino, anche se un pò coperto dalle nubi oggi!


sono così a valle in un baleno. scendo un pò su asfalto e mi imbarco sulla funivia che sale al paesino di Chamois. due chiacchiere con la pilotessa della funivia che è incuriosita dal mio equipaggiamento inusuale (in genere qui bazzicano freeriderZ tutti bardati e non gente con la bike carica come la mia!). affronto così un tratto di sterrata che ben conosco, fino a La Magdeleine,  dove abbiamo la baita dei nonni che usiamo spesso per festeggiar il capodanno. oggi mi sembra più corta, sfila sotto le mie ruote in un baleno, ma apprezzo comunque il paesaggio e il panorama!

scendo da un bel single track e penso a quando mia moglie mi racconta che da bambina scendeva da qui con suo cugino in sella alle grazielle e sotto il nonno li attendeva con il furgone per riportarli a monte... erano già avanti con le risalite meccanizzate loro, e io qui a pedalare come un folle!!!
a Promoud risalgo (pensavo meno) verso un colle che mi porta sull'ultima discesa sterrata della giornata. in fondo imbocco l'asfalto e,dopo 10km di discesa vorticosa, sono in ciclabile in direzione di casa.

faccio una sosta ad Aosta per un gelato e una granita, non mi faccio mancare nulla! rientro a casa dalla via più lunga (ovviamente!) cercando di evitare le strade aperte al traffico.

dopo 12 ore in sella sono di nuovo a casa, con le gambe immerse nella fontana sorseggiando un bella birra fresca. soddisfatto, appagato, felice!!!












giusto il tempo di una doccia e partirò per massa per gli italiani Singlespeed di cui vi racconterò più avanti, guidando fino a mezzanotte prima di crollare di sonno in un autogrill... ma questa è un'altra storia!

lunedì 23 luglio 2012

Una scusa

Ci voleva una scusa per riuscire, finalmente, ad evadere per qualche giorno. Il livello di stress si stava alzando, rischiando di far intervenire la valvola del "troppo pieno".
Così, con la scusa del meeting Cannondale di Verbania previsto per martedì mattina, ho caricato a dovere la Fargo e sono partito in quella direzione la domenica mattina.



la pista ciclabile che collega Sarre a Chatillon

Le solite piste ciclabili valdostane hanno un aspetto differente quando le sfrutti per allontanarti; alzi la testa più spesso, cerchi con lo sguardo il panorama che conosci ormai a memoria, ma che non ti stancherà mai, invece salendo verso Andrate tutto si fa nuovo. Strade mai percorse, boschi mai conosciuti...

la lunga salita che porta al paese di Andrate

il panorama sui laghi di Ivrea da Andrate

Arrivo in zona campo sportivo verso le 11.40. C'è una sorta di mercatino locale, e c'è Lino che sforna miasse (Una sfoglia fatta di farina da polenta cotta su pietra e condita a piacimento, dolce o salata). Ho giusto fame e me ne sbafo una con due belle fette di toma: spettacolare! Questo è il bello del girare in bici! In auto o in moto difficilmente ci si sarebbe fermati...

"da Lino, miasse tradizionali"


Poco più in la trovo Max (gas29) che mi farà compagnia per buona parte del giro in zona Oropa. Percorriamo "il tracciolino" una bella sterrata che porta(va) fino a Oropa. Come si entra in provincia di Biella, peró, la strada diventa insulsamente asfaltata, sempre bella e immersa nel bosco, ma è veramente un peccato che ora sia così. Incrociamo forse 5 auto, motivo in più per decretarne l'inutilità, peró il posto è bello veramente!

la sterrata che da inizio a quel che resta del "tracciolino"

una volta questi panorami erano raggiungibili solo su sterrate

Sbuchiamo al santuario di Oropa un paio di ore più tardi, panino e cocacola e proseguiamo sulla panoramica Zegna (anche questa un tempo era sterrata).











il panorama che si vede da sopra il Santuario di Oropa è da mozzare il fiato!

Dopo la galleria sosta caffè e inizia la discesa.

la discesa su asfalto (dopo una breve grandinata) ci porta al bivio dove io e Max ci saluteremo

Ci salutiamo al bivio per la bocchetta Sessera dove, dopo una salita di 11km e una bella crisi di fame agilmente superata, inizio finalmente a pestare un po' di sassi.

la locanda del Bocchetto dove mi ristoro prima di iniziare lo sterrato

panoramica dal Bocchette Sessera. Al limite delle Alpi. da qui in poi la pianura, ma io resto sui monti!

La strada scende, trovo un posto per bivaccare. Sono solo le 17, ma pedalo da ormai 9 ore, ho fatto 150km, posso fermarmi e rilassarmi; domattina saliró all'alpe di Mera per poi scendere a Scopello, sempre, finalmente, su sterrato e proseguire il mio avvicinamento a Verbania.

la strada forestale che mi porterà al luogo di bivacco notturno

Ho trovato un bel pratino in piano vicino ad un (credo) rimessaggio/rifugio chiuso. C'è una bella tettoia di salvataggio, visto che il cielo a tratti diventa bello nero. Dovesse diluviare mi metto li sotto e amen! Oggi sono già scampato ad una grandinata, vediamo se sono fortunato anche questa sera!



Stando nel prato a far nulla ci si rende conto di quante cose si facciano in genere! È passata poco più di un'ora da quando sono arrivato, ho già montato la tenda, sistemato tutto... Aspetto solo un'ora decente per cenare e per coricarmi... Di solito al lavoro in questo tempo faccio Nmila cose, corro di qua e di la, cerco di fare più cose di quante in realtà sia possibile fare... Star qui a far nulla, a rilassarsi ascoltando solo il rumore del vento tra gli alberi e i grilli che cantano, fa uno strano effetto! Il tempo scorre lento, il cielo muta colore continuamente, passando dal blu intenso al grigio-nero nel giro di pochi minuti. Ma si sta bene. Qui non ho nulla, televisione, connessione internet, facebook, forum... Ma non mi manca nulla! Magari giusto un piccolo ruscello per sciacquarmi un po' meglio ecco! Mi basterebbe quello!!!

Sono abbastanza stanco, alle 19.30 mi pare di crollare dal sonno, così mi chiudo in tenda e mi infilo nel sacco a pelo convinto di cadere subito in un sonno profondo... Invece dopo un paio di ore sono ancora sveglio, non so dove girarmi, gli occhi aperti e vigili. Mi dico che in questi casi magari converrebbe pedalare fino allo sfinimento per poi crollare, ma quando me la prendo comoda, come oggi, faccio comunque sempre una fatica immonda a prender sonno! Lo scorso anno mi sono addormentato alle due del mattino in tenda, ora non vorrei dover attendere tutte quelle ore prima di riuscire a riposare per bene.
Il bosco è assordante a tratti, sento animali che sfrecciano nel bosco accanto, forse cinghiali; mi fanno sobbalzare, poi penso che se un giorno faró il great tour divide, avrò da preoccuparmi di ben altre bestie!!



Intanto il buio si avvicina, la temperatura cala drasticamente e ringrazio di essermi ricordato, in extremis, di prendere il sacco a pelo... Con solo il lenzuolino avrei patito decisamente il freddo!

Cado, finalmente, in un sonno profondo. Dormo benissimo, mi sveglio solo verso le 5 del mattino, mezzo congelato... Ci saranno 6 gradi, il mio fiato fa condensa nella tenda! Tiro su il cappuccio del sacco a pelo, mi metto in posizione fetale e stringo i denti.
Alle 7.30 alcune jeep si fermano alla casa. Sono i forestali che vanno al cantiere. Sbuco dalla tenda, saluto, mi attivo subito. Poco dopo uno di loro arriva con un bicchiere di caffè bollente "credo che ti faccia piacere un caffè caldo" mi dice... Eccome, mi ci voleva proprio!
Intanto il sole fa capolino. Metto la tenda ad asciugare, metto su il the (e mi brucio o i capelli o le sopracciglia, non lo so ancora, non ho uno specchio!) e faccio una super colazione con pane e nutella.
Inizio a pedalare, sto benissimo, come se ieri non avessi fatto nulla!



La sterrata che percorro é bellissima, circa 15km nei boschi con degli scorci favolosi... Ne approfitto per scattare un po' di foto. Il cielo è limpido ma non durerà a lungo: il tempo di raggiungere Scopello su strada e si fa grigio e cupo.

ancora sulla strada forestale che mi porterà verso Scopello




















































la discesa su strada che porta a Scopelo. sullo sfondo il monte Rosa



Raggiungo Varallo e inizio a salire per andare a cercare la sterrata che mi porterà al sentiero Beltrami.
Una deviazione mi porta su una salita durissima, ripida, fino ad un bivio. Qui decido di non scendere ma di proseguire, sul gps vedo che la strada si dovrebbe collegare al sentiero Beltrami.



Arrivo a quota 1400, nei pascoli, la strada si fa sterrata, il panorama mi riempie gli occhi... Sul gps la strada prosegue, nel mondo reale NO!
La strada diventa sentiero, abbandonato, ripido, ma vedo le indicazioni per Quarna Sotto. Lo seguo. A tratti si allarga, in altri momenti sono al limite del portage (che a pieno carico non è una passeggiata).


Ora il sentiero si fa quasi impercettibile, coperto di felci che arrivano quasi a coprire la mia bici. Fiducioso e fedele il mio gps indica una poderale a 500 m circa. Continuo la discesa, a tratti in sella (ma mi chiedo se son scemo) e a tratti (lunghi tratti) a piedi, ma vedere tracce di altri biker mi rincuora. Un passaggio di Milk qui ne farebbe un qualcosa di leggendario! A tratti mi ricorda il "Cenerentola" dei miei amici HUTR!

Finalmente arrivo alla poderale. Ovviamente è un sentiero anche questo! Mi guardo in giro. Sono immerso in una foresta fittissima, inizio a pensare che non ne uscirò mai!
Invece, finalmente, la strada si allarga con dei sali-scendi continui e passa in posti bellissimi. Alla fine di tutto ciò si arriva ad una chiesa, finalmente a Quarna sotto, e in un pratino con delle panchine vedo un grosso cartello "parco Fausto Coppi". Sembra che sia li per me! Onoro "l'Airone" consumando i miei due panini al crudo. Non ho birra per brindare con lui, peccato!
il parco "fausto coppi" dove pranzerò con un pensiero al grande campione!

Sulla divertentissima e tortusa strada che porta ad Omegna mi rendo conto di quanto questa Fargo sia guidabile anche da carica, ma mi rendo anche conto di aver forato la ruota posteriore. Riparazione al volo e scambio due parole con un ciclista che pare più felice si fare una sosta (lui sta salendo!) che di parlare, ma quando vede la mia bici e le mie borse Revelate mostra un interesse incredibile... Quando gli dico che arrivo da Aosta per poco sviene!!!

riparazione di emergenza con una pezza autoadesiva!

Giunto sul lago d'Orta mi viene una mezza idea di circumnavigarlo, ma una vocina mi dice:"vai a cercare un campeggio!"

Il tempo di un gelato e sono sul lago di Mergozzo. Faccio la coda in cinque campeggi per cercare un posto tra i tedeschi. Nulla, Tutti completi. Non hanno un posto per una tenda e una bici... Questa volta mi dico "viva i francesi"!!!! Da loro è impossibile non trovare posto in un campeggio.

Incazzato, scoglionato e deluso arrivo a Verbania, cercando una spiaggia in cui bivaccare nel sacco a pelo. Nulla, tutto privato!!!

Così raggiungo un santuario su una collina, sopra Ghiffa, il sacro monte della Trinità. Sembra il paradiso! Chiostri, cappelle e chiesetta con vista lago, tutto immerso in un bosco!

uno scorcio sul Santuario della SS.ma Trinità di Ghiffa

Anche oggi Into the wild! Ci sono un po' di fontanelle, ne approfitto per lavarmi al meglio... Non puzzo più, incredibile! Trovo un ristorante nei paraggi, scambio due parole col gestore, mi consiglia un posto per la notte...
Lo ringrazio ordinando antipasto, primo e secondo, affogo il tutto con due birre medie e mi preparo per la notte.
Domani il giochino si romperà, alle 9 appuntamento di lavoro, dove troverò Ivo che mi riporterà a casa dopo aver fatto il nostro dovere... Peccato che sia già finito, ma questi due giorni mi hanno fatto bene allo spirito, al corpo, alla mente!








La mia passione per queste cose sta esondando, non so ancora dove mi porterà ma, devo dirlo, MI PIACE!!