lunedì 28 maggio 2012

RELAX

ho corso di nuovo...
la gara di casa, a Cogne, non si può non fare. il percorso, anche se per niente tecnico e per niente adatto alle mia caratteristiche (come ha detto Basso per tutto il giro) mi piace un sacco.
a Cogne c'è una specie di magia d'antan, lontana dalle altre granfondo nazionali. qui è tutto più ruspante e genuino, sembra di essere proiettati indietro nel tempo di 15 anni.
ho fatto la mia gara, non ero al 100% (forse appena al 70...) ma mi sono comunque divertito...
sono però tornato a casa con una idea fissa: ho voglia di singlespeed.

così questa mattina, con calma, sono salito in furgone fino a Saint Nicolas e ho fatto il mio giro tipo del pre e post gara. panorami da riempirsi gli occhi, silenzio, pace... la mia bike monomarcia procedeva leggera e silenziosa, gli uccelli del bosco cantavano allegri. ogni tanto alzavo lo sguardo dal terreno, per riempire i miei occhi e il mio cuore di tanta bellezza.




mi sono fermato un attimo sotto un albero, in pace, ad ammirare il paesaggio. nonostante io viva qui da sempre, rimango ogni volta affascinato dal posto in cui ho la fortuna di stare. mi bastano 15 minuti di auto o 50 di bici per essere in paradiso!

pedalando oggi mi sono emozionato! ho visto marmotte, volpi, cervi, aquile e falchetti. ho annusato l'aria pura, non ho visto nessun essere umano. come si stava bene lassù!
ho acquisito la consapevolezza che io sono destinato a stare nella natura, non posso mischiarmi in mezzo a mille altre persone che ottano per arrivare prima di me. io ho bisogno del bosco, ma devo poterlo ammirare, annusare, respirare. non mi va più di sfrecciare a tutta velocità e a testa bassa, perdendomi questa meraviglia.
io ho bisogno di vivere il bosco in relax.

ho capito che la singlespeed mi aiuta a fare questo, ho capito che la singlespeed è il mio modo di vivere la mountain bike, la montagna, la mia vita.
ho capito che, sarò pazzo o scemo, le prossime gare le farò di nuovo in singlespeed, compresa la mb race. se poi non starò nel cancello orario, toglierò la tabella e proseguirò senza numero, respirando il bosco e lasciando la classifica a chi ne è più interessato.

non voglio più vivere la mia passione con tutto questo agonismo, io voglio viverla con calma e serenità. se poi ogni tanto ci metterò dentro una gara, sarà per vedere un posto nuovo, un sentiero che altrimenti mai percorrerei, ma di sicuro non per dimostrare a qualcun altro che io sono più veloce di lui. e per questo lo farò in singlespeed!

mi potrei attirare delle critiche, ma ormai ne ho avuto la riprova definitiva: gears is for loosers!

7 commenti:

  1. La singlespeed ci porta indietro quando si facevano le gare per stare con gli amici, per coglionarsi a vicenda, per vedere gente, posti e percorsi nuovi, per avere una scusa per fermarsi a mangiare a quel ristorante altrimenti fuori mano.

    Scrivi esattamente quello che sento io: la mountainbike è per me amore per il bosco e la montagna, è sì il nostro "playground" ma è anche e soprattutto il modo migliore per stabilire il contatto perfetto tra noi e madre natura.

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  2. IL percorso non c'incastra nulla , la bici nemmeno, il cambio è inutile. Il percorso è dentro di noi...

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  3. Marco concordo con tutto ma non puoi deludermi generalizzando che "gears are for loosers"; tu non cambi a seconda della bici che usi, modifichi solo il modo pedalare

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    1. vero Giulio!
      però quando mi metto a pedalare la singlespeed in salita mi sento un altro!!!

      ora vediamo con la nuova arrivata che fine farò... segui il blog, ci sarà da leggere molto!

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  4. Non ti ricordi sicuramente di me. L'anno passato facemmo un lungo tratto in gara a Cogne assieme, avevo anche io una Niner Carbon, ma bianca e nera. Su sono di casa, ci passo molto tempo, mesi, ogni anno da quando sono nato.
    Ti leggo volentieri, sempre, anche ora che il mio sogno si è infranto con il mio femore destro frantumato. Con pazienza sto andando a vedere se potrò tornare sui senitieri del Vallone dell'Urtier, o sul meraviglioso 3A di Gimillan.
    Se non sarà in bici, sarà a piedi. Ma poco importa: che sia agonismo o fatica serena, che sia una granfondo o una tremenda corsa a tappe, che sia singlespeed o con la tripla, biker è quello che abbiamo dentro di noi. E' un modo di essere, di non adattarsi al resto frenetico del mondo.
    Se mai passi sull'Invernieux magari questa estate, mentre porti sulle spalle la tua Niner singlespeed, prima di tuffarti nell'infinita discesa della valle del Grauson, se hai voglia pensa che un'altra Niner è passata di lì un sacco di volte. Per me sarà come esserci.
    Biker for Ever.

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    1. grazie Fabri, belle parole!
      mi dispiace un sacco per il tuo incidente, ma non mollare, quando sarai di nuovo al 100% fami sapere che organizziamo un giro insieme per festeggiare il tuo ritorno in sella!!!

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